Appena rientrati dalla domenica trascorsa piacevolmente nel parco dei Castelli Romani, in compagni della nostra amica e collega Raffaella, eccoci già pronti con il programma per domenica prossima:
Necropoli di Norchia
Il percorso è leggermente impegnativo e sono previsti due guadi (facili), si consiglia quindi un cambio asciutto da lasciare in auto per il ritorno nonchè due pantaloni lunghi per proteggersi dalla vegetazione.
Bibliografia:
Norchia è una zona archeologica di rilevante interesse. La zona fu abitata già all'età del Bronzo, poi arrivarono gli Etruschi che crearono tombe e monumenti. E' attraversata dalla Via Clodia, importante via di comunicazione che da Roma si distaccava all'altezza di Veio attraversando la provincia nord di Roma toccando molti comuni dell'Etruria in provincia di Viterbo tra cui Oriolo Romano, Barbarano Romano, Blera e passando per Norchia arrivava a Tuscania per poi proseguire verso Saturnia. Quello di Norchia è un prezioso esempio di tombe etrusche rupestri uniche al mondo; intorno a voi scoprirete migliaia di tombe rupestri dal V al II sec. a.C. "il luogo più e suggestivo nell'intero arco dei cimiteri etruschi" lo definì Gerge Dennis.
Le tombe si dividono in due periodi: l'Arcaico (in un epoca compresa tra il VI e V secolo a.C.) e l'ellenizzante (tra il Iv e il II sec. a.C.).
Le tombe sono a facciata, scolpite nel tufo rosso e , benche' il tempo abbia fatto opera di corrosione, ancora vi si riconoscono i profili emozionanti dell'arte etrusca.
Molto del materiale rinvenuto nelle tombe si trova esposto al Museo Civico di Viterbo.
I Romani conquistarono Norchia, attraversando la Via Clodia e nel medioevo vi fu costruito un piccolo borgo intorno al castello e alla Chiesa di San Pietro, i cui ruderi sono ancora visibili tra la fitta vegetazione.
La zona è impervia e resa particolarmente suggestiva dalla fitta macchia mediterranea.
La sua importanza è notevole perché si poneva come via di collegamento intermedia tra l’Aurelia che percorreva le zone dell’Etruria marittima e la Cassia che passava nell’entroterra.Fornita di “diverticoli” metteva in comunicazione i centri dell’Etruria interna tra di loro e le altre principali arterie.
La via Clodia aveva origine dalla via Cassia all’altezza della località “la Storta”, quindi proseguiva verso il lago di Bracciano dal versante ovest mentre la Cassia lo avvicinava ad est.Il percorso odierno della Braccianese va a sovrapporsi a quello più antico e in alcuni punti si scostano procedendo parallele.
Punti di ritrovo.
Pomezia 7.30 parcheggio Mc Donald's
Roma 8.30 Saxa Rubra parcheggio autolinee
sul posto 9.30 all'incrocio tra SS2 Cassia, Via S. Angelo, Cura di Vetralla, di fronte al bar Cancellieri
Costo: Euro 10,00
Assicurazione: Compresa nel tesseramento annuale Euro 10,00
Cell: Giorgio 3290683410
http://laviniumnw.blogspot.com
A presto!
0 commenti:
Posta un commento